1 Charlie Mike 257 Maurizio - La mia città

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La mia città


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CENNI STORICI


Centro principale dei Liguri Genuates, la città si sviluppò come emporio marittimo a partire dal V secolo a.C. Nel 205 fu distrutta dai Cartaginesi per essere stata fedele ai Romani e nel III secolo divenne Municipio e sede vescovile. Acquistò la massima importanza come Repubblica marinara nel XIII secolo, dopo aver sconfitto Pisa nel 1284 ed essersi assicurata il predominio sul Tirreno. Le lotte intestine e la rivalità con Venezia la portarono a stringere alleanze politiche con la Francia, dalla quale venne però conquistata nel 1499 e nel 1502. Dal definitivo asservimento la salvò nel 1528 il famoso ammiraglio Andrea Doria, che riuscì a ristabilire l'indipendenza della Repubblica, che mantenne fino al periodo napoleonico, finché nel 1814 fu annessa al Piemonte. Dopo l'incorporazione nel nuovo Stato italiano, nel 1861, la città potenziò la sua funzione economica, attraverso un rapido progresso industriale e commerciale. Occupata militarmente dai Tedeschi nel 1943, Genova fu la prima città dell'Italia settentrionale a insorgere contro l'occupazione (24 aprile 1945) e a costringere la guarnigione tedesca alla resa incondizionata prima dell'entrata delle truppe alleate.


ARTE CULTURA


Da un punto di vista artistico, i periodi più vivi per Genova furono il Medioevo e i secoli XVI e XVII. La città medievale si estese dal porto verso ponente, sulle colline, fino all'attuale ponte monumentale, per continuare presso la piazza Fontane Marose e fino alla Lanterna, racchiudendo nella nuova cinta il Castelletto e le falde montane di Montegalletto. I quartieri, formati dai caratteristici vicoletti, detti "caruggi", fiancheggiati da alti edifici, si arricchirono di importanti monumenti: dalle chiese di San Donato e di Santa Maria di Castello alla Cattedrale; dalla Porta di Sant'Andrea alle case dei Doria, al palazzo San Giorgio. Nel XVI e XVII secolo l'architettura conobbe a Genova una particolare fioritura: noti architetti quali G. Alessi, G.B. Castello, G. Ponzello, P.F. Cantone e altri, creò un insieme originalissimo di chiese, ville e soprattutto palazzi principeschi. Pittura e scultura si svilupparono parallelamente, in funzione essenzialmente decorativa. Tra i pittori ricordiamo Luca Cambiaso, Valerio Castello, Fiasella, Piola, De Ferrari, Assereto, Carlone, che crearono una vera e propria scuola genovese, con apporti dei celebri pittori fiamminghi Rubens e van Dyck, che soggiornarono a Genova.

 


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