Sono le:
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Cos’è la “radio”?
Vi siete mai veramente chiesti cos’è questo "accessorio" che quasi tutti possediamo in casa, in forme e grandezze diverse?
Cosa ha rappresentato per i nostri progenitori?
Cosa rappresenta per noi, allo stato attuale delle cose?
Penso che in pochi si siano posti anche solo una di queste domande.
In fondo, ormai siamo tutti talmente abituati a questo “elettrodomestico” che, immersi nei “vortici” impostici dalla società moderna, non abbiamo assolutamente tempo di pensarci sù!
Eppure, se volessimo soffermarci un attimo, scopriremmo un mondo passato e presente che ci stupirebbe, un mondo di “pionieri” che ha favorito il nostro attuale benessere e che ha contribuito anche a renderci migliori.
Basti pensare alle innumerevoli scoperte geografiche e scientifiche, che hanno trovato e che trovano tuttora un fondamentale supporto tecnico nella “radio”.
E saremmo altrettanto colpiti dal fatto di sapere che una delle sue colonne portanti sta morendo:
Ebbene sì, nell’anno 2003, dopo poco più di trent’anni dalla sua nascita ufficiale in Italia (senza contare gli anni “pirata”), non posso far altro che confermare la grave malattia di questa “fucina” di “radioamatori”, intendendo con tale parola tutti gli “amanti della radio”.
Le frequenze CB sono ormai deserte.
Rompono il monotono rumore di fondo, rari QSO (chiaccherate) e spesso di contenuto poco gradevole.
I canali cosiddetti “alti” e “pirata” dei 27 Mhz. sono sicuramente più attivi con i DX (collegamenti a lunga distanza), ma ormai anche lì si è persa la sostanza dell’attività, a favore di una banale incetta di QSL (cartoline di conferma) da nuovi paesi; insomma è diventata solo una “gara” e nulla più.
Fortunatamente esistono ancora pochi “appassionati”, e tra questi posso annoverare anche i soci del mio gruppo radio Club Marconi di Genova, che si sforzano di dare un senso reale e corretto alla propria attività radio, spesso con intenti benefici (per esempio con attivazioni tramite le quali sono stati raccolti fondi a favore
della Associazione Neuroblastoma dell’Istituto Giannina Gaslini di Genova).
Rendendomi conto che anche io sono parzialmente perso nel “guazzabuglio” della mediocrità, tramite questo sito ed anche con altri mezzi, a titolo di “riscatto” personale, mi sono proposto di dare il mio piccolo contributo affinché nuove leve si avvicinino e le vecchie riscoprano questo stupendo “hobby”. Tutto ciò, nella
consapevolezza personale che “Internet” e le nuove tecnologie della telefonia non potranno mai sostituire il dolce sapore “dell’incertezza” e del “mistero” che avvolge il mondo della radiantistica.
Detto questo, nelle pagine che seguono cercherò di dare le informazioni base (tecniche e non) per una minima conoscenza di tale mondo, sperando di raggiungere il mio scopo o perlomeno di incuriosire chi legge.
Ricordiamoci infine che questo è un "hobby" e tale deve rimanere.
Non poniamolo innanzi ad affetti personali e/o altre questioni più importanti della vita.
Impariamo a chiudere "l'interruttore" quando necessario.
Grazie a tutti per l’attenzione.
1 CM257 MAURIZIO
